Chi fu il committente misterioso di questa opera ultima del morente Wolfgang Amadeus? Mozart era consapevole di essere prossimo alla fine? Perché è rimasto incompiuto?
Questa serie di domande (e tante altre) e suggestioni storiche hanno alimentato la leggenda del Requiem di Mozart ammantandolo di un'aura romantica e misteriosa che non smette di affascinare. Si tratta però di un capolavoro, opera della genialità di Mozart per cui il suo valore risiede innanzitutto nella musica e nella cifra inconfondibile delle sue idee.
Anche il Concerto per violino di Berg è un'opera ultima, fatto che ne ha certamente consentito una immediata diffusione, e può essere considerato una sorta di Requiem per il programma che vi è sotteso - e sottoposto ad una logica e coerenza compositiva eccelse - che nella "memoria di un angelo" vuole celebrare la dipartita di una fanciulla prematuramente scomparsa. Tutte le risposte e tutti i nuovi interrogativi su queste due pagine, ma la certezza di ascoltarle in esecuzioni di altissimo pregio, sono nelle mani - straordinarie - di Gil Shaham, Antonio Pappano, dei solisti Mariangela Sicilia (soprano), Sonia Prina (mezzosoprano), Frédéric Antoun (tenore), Georg Zeppenfeld (basso) e del Coro e dell'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia.