Fondazione Musica per Roma presenta
Due mondi a confronto. Il rigore della musica classica e la libertà improvvisativa del jazz. Il pianista Michele Campanella ha scelto brani del repertorio di Ravel e Debussy, cercando con il sassofonista Javier Girotto spazi in cui trovare un territorio comune su cui incontrarsi e in cui esprimersi insieme, senza rinunciare alle proprie peculiarità. Non è la musica classica che si fa tentare dalla forma libera del jazz, né il jazz che va a insidiare la sobria eleganza della musica classica. La novità sta proprio nel costruire un dialogo tra due voci diverse ed evidentemente compatibili. Il programma si apre e si chiude con Ravel: la “Pavane pour une infante défunte” regala atmosfere sospese che dipingono in musica la bambina evocata dal titolo; tre dei cinque brani originariamente composti per “Miroirs” (“La Vallée des Cloches”, “Oiseaux tristes” e “Alborada del gracioso”) chiudono l’opera, raccontando e ripercorrendo la nascita delle prime affinità tra le composizioni classiche e il jazz degli esordi. Nel mezzo, tre magnifiche opere di Debussy: la “Suite Bergamasque”, “Rêverie” e la suite “Children’s Corner”. Tutte scelte che permettono a Campanella e Girotto di esplorare quella sottile linea di confine tra il jazz e alcune espressioni della musica classica dei primi del Novecento: un periodo in cui i due generi crescevano e si evolvevano parallelamente, osservandosi e studiandosi con reciproca curiosità.