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Libri Come un’autrice amatissima che della Libertà ha fatto un vessillo: libertà di pensare, di raccontare, libertà di ribaltare e scardinare regole e schemi.
Michela Murgia, vincitrice del Campiello con
Accabadora, porta quest’anno una orazione ispirata al suo ultimo libro
Noi siamo tempesta, dove mette da parte l’ipertrofia dell’io per riportare al centro del discorso il valore corale del noi. Attraverso sedici avventure collettive famose o quasi sconosciute, Murgia racconta il superpotere della collaborazione e come, dall’unione di persone del tutto comuni e normali, possa nascere qualcosa di incredibile, qualcosa di eroico ma libero, finalmente, dagli eroi.
ecco il podcast dell'incontro