Marianne Mirage, musicista poliedrica è stata conosciuta dal grande pubblico per la sua recente partecipazione al Festival di Sanremo nella categoria “Giovani” con il brano “Le Canzoni Fanno Male”, scritto da Francesco Bianconi (Baustelle) e Kaballà. Il singolo è una grintosa ballad soul dal ritornello ritmato e orecchiabile che racconta l’amore in modo nuovo: senza illusioni e con il giusto scetticismo. Le sonorità della musica jazz-soul e pop sono evidenti e sono gli elementi di congiunzione tra i cinque brani che compongono l’EP “Le canzoni fanno male”. Il disco ben amalgama una scrittura e un canto blues/soul con una produzione che guarda alle tendenze più attuali del “pop” e ad artisti quali Alicia Keys e Saint Vincent, Erykah Badu, Selah Sue. Marianne Mirage è una musicista completa che porta in ogni sua esibizione, insieme alla sua inseparabile chitarra, l’anima e tutti i colori della musica “black” nel pop del futuro. Marianne Mirage sin dall'età di 7 anni, grazie soprattutto al padre pittore, si avvicina al mondo dell’arte scoprendo un’intensa passione per la musica: dal black al black soul, passando per le grandi voci del jazz internazionale come Billie Holiday e Sarah Vaughan, senza tralasciare la psichedelia e il grunge. Un amore per l’arte ad ampio raggio la porta a cantare e suonare la chitarra sin da giovane e, convinta che l’arte sia conoscenza e che la conoscenza nasca dal viaggio, a trascorrere la sua adolescenza on the road tra Londra, Parigi, Berlino e la Turchia, mentre studia letteratura, fotografia, musica e recitazione. Nel 2014 pubblica il suo primo singolo, “Come Quando Fuori Piove”, ed attira subito l’attenzione dei media. Il 2016 è un anno importante per Marianne Mirage: esce “Quelli Come Me”, il disco di debutto, un grande lavoro di creatività che l’artista dedica a tutti quelli che vedono e vivono la vita come lei. “Questo disco sono io”, dichiara infatti Marianne, “è una fotografia della mia essenza, delle mie idee e delle mie speranze”. In parte autobiografico, “Quelli Come Me” è un inno alle battaglie quotidiane, alle storie di vita e alla lotta per un’idea, una sopraffazione, per l’amore. “Ho imparato che se non lotti non ottieni nulla, e questo ha forgiato il mio carattere e i miei intenti artistici”. Partendo da una chitarra classica le parole sono uscite spontanee come un flusso, a cui si sono aggiunte una batteria soul e un basso dai suoni groove. “È un disco sensuale, semplice e fatto con amore”.