lntrappolati nelle 'credenze', in un labirinto di specchi, pensiamo abitualmente di sapere dove siamo,ma è soltanto un 'credere' di saperlo. ll credere presuppone un pensiero forte, una pretesa di verità, ma di fatto il luogo di me è nell'assenza e la mia dimora riflesso di una presenza altrove. Perché pensiero debole forse è, sì un allentamento di ciò che si configura nella sua assolutezza come forte, ma appunto e proprio per questo, al contempo, erosione di abitudini mentali, scorie psichiche salvifiche. E' l'emergere di ciò che è familiare e prossimo, per poi cogliere l'abissale distanza con se stessi.