Una produzione Fondazione Musica per Roma
L’avventura, la passione politica e quella letteraria, un piede in Europa e uno in America Latina, di queste cose è composta la vita e la scrittura di Luis Sepúlveda. Una famiglia di origini anarchiche, la gioventù divisa tra l’amore per la poesia e quello per la lotta politica, il tratto comune di intere generazioni di giovani sudamericani fra gli anni Sessanta e Settanta. Sepúlveda era lì, vicino al presidente Allende, nei giorni più drammatici della storia del Cile, poi il carcere e l’esilio con amici e maestri – primo fra tutti Neruda. La scrittura come un’arma per continuare a lottare con altri mezzi, prima i libri per gli adulti e poi una vocazione educativa, scoperta per il suo nipote e arrivata a milioni di piccoli lettori. La sua trilogia favolistica, moderne parabole per insegnare a pensare liberamente, ad amare le cose belle della vita, dall’ambiente alla compagnia degli altri simili. A Libri come Luis Sepúlveda conclude, intervistato da Marino Sinibaldi, il ciclo “I miei maestri”.