Che il blues, dai campi di cotone del Mississippi, abbia impollinato il jazz e poi la musica pop (dai Led Zeppelin agli autore di sigle di cartoon) è storia (più o meno) nota. Meno nota è invece la fascinazione per il blues che investì una nutrita schiera di musicisti classici. Compositori radicati nel credo di Mozart e Beethoven percepirono in questa strana musica del Nuovo Mondo un qualcosa di inedito, stimolante, inimmaginabile. E se questa malia in Gershwin o Copland si spiega col fatto che erano americani, assai meno scontato è il rapporto col blues di molti musicisti francesi di inizio Novecento e di moltissimi compositori dell’Europa dell’Est.
Una storia sconosciuta che in questo ultimo incontro sarà raccontata in foggia di lezione-concerto anche da Enrico Pieranunzi che suonerà alcune rare pagine pianistiche classiche virate al blue.