Partendo dall’assunto che il genere sia concetto normativo e che di fatto agisca come tale sulle nostre esistenze, Nicla Vassallo ci spiegherà come però questo non sia sufficiente in campo filosofico, ove non ogni normatività viene accettata, e si distingue tra una normatività in cui vigono valori buoni e un’altra normatività in cui vigono valori penalizzanti. Inoltre discuterà come il concetto di genere sia portatore di questi ultimi sia per le donne, sia per gli uomini, non concedendo loro di sviluppare le proprie individualità personali–singolari. E, se tal concetto riesce pure a esercitare, sempre di fatto, una “forza” sulla visione biologica del sesso, quanto viene da concludere filosoficamente, non è di abbandonare sesso e genere a discipline scientifiche (psicologia del ragionamento e sociologia) o pseudo–scientifiche (psicoanalisi), che se facciano carico, bensì richiedere proprio alla filosofia la giusta e corretta sorveglianza su tali discipline, e al contempo di non risparmiare sempre alla filosofia il compito di proseguire con il suo differenziare l’essere dal dover essere, al fine di comprendere l’adeguatezza di sesso/genere al cospetto delle elaborazioni che la metafisica ci ha offerto e ci offre dell’identità personale.