Nell’anno in cui si festeggia l’osservazione delle onde gravitazionali, ennesima vittoria del “giovane Einstein”, un grande fisico teorico ci propone una nuova prospettiva sull’intero percorso scientifico di Einstein, tracciando una linea netta tra il fenomenale Einstein giovane, che in undici anni fece scoperte degne perlomeno di quattro premi Nobel, e lo scienziato molto diverso che Einstein diventò nei successivi quarant’anni, dopo aver ottenuto la fama internazionale. E se il “vecchio Einstein” può essere definito uno studioso piuttosto sterile e almeno in parte responsabile del mito della “teoria del tutto” che ancora oggi produce un vasto spreco di risorse destinate alla scienza, l’incontro con Amelino Camelia si concluderà proponendo una riflessione sulla possibilità che questi due aspetti molto diversi del più grande scienziato di tutti i tempi possano essere presi in considerazione nell’affrontare il problema dell’unificazione di gravità e meccanica quantistica.