Fondazione Musica per Roma presenta
Il 1968 è entrato nell’immaginario comune come un anno di rivoluzioni e sconvolgimenti, con la sua duplice interpretazione di continuità e discontinuità rispetto agli anni ’70 e agli accadimenti che si sono succeduti. È sufficiente pensare ai movimenti studenteschi, alle rivolte di piazza, agli slogan contro l’autorità per immaginare un reale mutamento nelle maglie profonde della società? Franco Cordero ci aiuterà con maestria a ricordare altri aspetti del ’68, attraverso la lente d’ingrandimento più affidabile: l’esperienza. Giurista, romanziere, saggista, Franco Cordero, dopo aver abbandonato l’avvocatura, ricopriva il ruolo di insegnante di Procedura Penale e di Filosofia del Diritto all’Università Cattolica proprio negli anni più caldi del movimento. Il 1968, sinonimo di eversione, riecheggia nelle parole di Franco Cordero nella sua complessità e nelle contraddizioni di una libertà spesso proclamata, ma difficilmente concessa, anche da parte dell’insegna illuministica o marxista che avrebbe dovuto sostenerla.