Prima italiana
Le Jardin si compone di un film, che rappresenta un sogno o un incubo, e di una performance interpretata da tre danzatori-attori. Il sogno, raccontato attraverso il video, influenza profondamente il carattere dei personaggi e le situazioni che vivono: film e performance si tengono insieme come tesi e antitesi.
Il film è ambientato in un night club di Bruxelles, un lungo corridoio blu, il bancone del bar, un palchetto bagnato di luce, divanetti, specchi e un affresco che rappresenta il Mediterraneo. È un piccolo cabaret non convenzionale, con il suo peep-show privato, popolato da strani personaggi tra cui si creano relazioni ambigue.
Finito il film, le luci si accendono su un giardino assolato, microcosmo in cui vivono una giovane coppia e un uomo anziano.
La danza è sviluppata a partire da una base gestuale che si appoggia sui personaggi, spingendo i movimenti al loro parossismo in un crescendo ritmico in cui la velocità e la stanchezza lasciano emergere, sottilmente, la donna o l'uomo che si nascondono dietro gli interpreti.
Semplicemente, come una corda di arpa pronta a rompersi e che effettivamente si rompe, mentre tutto continua come se niente fosse...