Fondazione Musica per Roma presenta
Il record man del Juggling, il matematico Allen Knutson si esibirà per il pubblico del festival della matematica accompagnato dalle suggestioni di Giulio Giorello. Il Juggling é una pratica millenaria, ma è soltanto in questo secolo che esso ha affascinato ed interessato scienziati e matematici. Durante gli ultimi decenni numerosi sistemi di notazione numerica sono stati sviluppati per semplificare e spiegare tricks ai giocolieri di tutto il mondo. Il sistema che ha riscosso maggior successo e diffusione è stato il siteswap, elaborato nel 1985, quasi contemporaneamente, e a conferma dell'interesse scientifico diffuso per il juggling.
“Per spiegare veramente uno schema di juggling, l’ideale sarebbe quello di riuscire a descrivere la posizione di ogni muscolo del corpo del giocoliere in ciascuna frazione di secondo, compresa quella in cui pronuncia la sua battuta. Poiché sarebbe troppo lungo da scrivere, dobbiamo semplificare le cose optando per: descrivere solo alcuni schemi, non tutti; commentare alcuni aspetti di uno schema.
Il primo punto è un po’ infelice, fortunatamente riguarderà soltanto il vanilla siteswap; il secondo invece presenta meno problemi perché se abbiamo la sensazione di aver trascurato qualche aspetto importante dello schema potremo semplicemente aggiungere qualche trucco, senza dare nell’occhio. L’idea che sta dietro il siteswap è quella di seguire la traccia dell’ordine in cui le palle vengono lanciate e prese. Poiché in qualsiasi tipo di juggling, quello che si fa è lanciare e prendere le palline in un certo ordine, ci sarà sempre un qualche siteswap che potrà descriverlo. È pur vero però che se quello che ti interessa di più è da dove a dove le palline vengono lanciate (come nel Mills’ Mess), allora questa sarà una descrizione parziale non molto soddisfacente.
Finora abbiamo parlato di come prendere uno schema e cercare di descriverlo. Un altro obiettivo può essere quello di prendere una descrizione e cercare di giocolare in quel preciso modo. Poiché abbiamo stabilito che è impossibile tenere traccia di tutti i movimenti di uno schema, allo stesso modo è probabile che non esista un’unica maniera per mettere in pratica la suddetta descrizione. A quanto pare nel siteswap esiste uno standard; purtroppo, è ormai invalsa l’abitudine di definire siteswap solo gli schemi che rispondono a questo standard. Così, la gente dice Ecco, questi sono siteswap e quegli altri no, perché non rispecchiano lo standard. Sarebbe meglio dire: Quel lancio è talmente unico che definirlo siteswap equivarrebbe a darne una descrizione riduttiva…” Allen Knutson