Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Codice. Idee per la Cultura presenta
La lingua è il luogo in cui negoziamo le nostre relazioni con gli altri e col mondo. Nonostante linguaggio e pensiero siano fenomeni fondamentalmente distinti essi sono al contrario interconnessi in maniera complessa e la nostra comprensione del linguaggio è progredita al tal punto da potere comprendere alcuni aspetti fondamentali del nostro pensiero analizzando la loro manifestazione semantica. Nel suo intervento, Bernhard Nickel dimostrerà l’utilità di tale approccio analizzando esempi semplici all'apparenza ma ricchi da un punto di vista teorico: "i corvi sono neri", "le tigri hanno le strisce" e "i mammiferi danno alla luce piccoli vivi". Individuando i principi linguistici sottesi a queste affermazioni saremo in grado di vedere esattamente come classifichiamo il mondo in porzioni gestibili e come utilizziamo queste caratterizzazioni per dare un senso a ciò che ci circonda.
Di contro, l’intervento di Jason Stanley esplora le modalità secondo le quali il discorso non viene utilizzato per dare un senso al mondo ma piuttosto per distorcere le informazioni allo scopo di promuovere obiettivi puramente ideologici. Gli esempi più noti di questa tipologia sono quelli che fanno uso di termini assolutamente fuorvianti rispetto alle politiche che promuovono. Ad esempio, il disegno di legge che consente di spiare diffusamente i cittadini statunitensi si chiama The Patriot Act, mentre la guerra in Iraq del 2003 è stata soprannominata Operation Iraqi Freedom. Per comprendere i modi complessi e interessanti in cui il linguaggio viene utilizzato allo scopo di ottenere il controllo di una conversazione è necessario fare riferimento alle scoperte della pragmatica formale. Jason Stanley utilizzerà le risorse dalla filosofia del linguaggio e della linguistica per trattare esempi salienti dei modi in cui il linguaggio viene utilizzato per reprimere il dibattito. Trarrà infine alcune conclusioni riguardo al ruolo che la libertà di parola dovrebbe svolgere in una democrazia.