Fondazione Musica per Roma, in collaborazione con Instituto Cervantes presenta
José Menese è uno dei più grandi cantaores non gitani con un’enorme e autentica passione per il flamenco, dotato di una voce piena, rotonda e carica di echi jondos e una tecnica pulita e sensibile. È stato elogiato da intellettuali, scrittori, poeti e flamencologi come Rafael Alberti, Fernando Quiñones, Blas de Otero, Ramón Chao, Félix Grande, Antonio Gala. Quando aveva 25 anni il dizionario Larousse riportava già la sua discografia e il racconto del suo impegno di rinnovamento e valorizzazione del flamenco. L’importanza della sua carriera artistica va al di là dell’affermazione personale e del successo di pubblico poiché ha causato un cambiamento culturale di primo ordine nell’apprezzamento di questa arte. José Menese infatti, insieme a Francisco Moreno Galván, si impegnò a diffondere il flamenco in classi sociali nuove, tra gli intellettuali e nel mondo accademico, oltre a mantenere viva col suo canto la cultura jonda.
José Menese, in piena maturità artistica, è stato il simbolo più autentico di un’epoca decisiva nella storia del flamenco, quella iniziata tra gli anni cinquanta e sessanta e conosciuta come rinascimento culturale flamenco. Se è stato allora una figura cruciale, è rimasto fedele nel tempo alla sua linea tanto da essere a 40 anni di distanza ancora un punto di riferimento per il nuovo rinascimento che il canto più puro sta domandando.
È il massimo rappresentante della scuola “mairenista”, che si caratterizza per l’estrema ortodossia nel canto, totalmente alieno da innovazioni e fusioni.
Il cantaor José Menese Scott nasce nel 1942 nella Puebla de Cazalla (Siviglia). Inizia a cantare all’età di 8 anni nel negozio di scarpe del padre e nelle feste. Nel 1959 debutta nel Cine Carretria de Osuna, presentato da Antonio Mairena. Dal 1963 al 1968 lavora nel famoso tablao Zambra, insieme a Pericón de Cádiz, Perico el del Lunar, Rafael Romero, Juan Varea e Rosa Durán.
Nel 1967, per iniziativa di José Menese, e sotto l’imperativo etico ed estetico di Francisco Moreno Galván, cominciarono nella Puebla de Cazalla le riunioni del Cante Jondo. Nel 1968 si sposa con Encarnación Gil. Nel 1969 è nominato "Famoso" de Sevilla. Dagli anni ’70 si esibisce nei teatri di tutta Europa, partecipa al Festival de la Canción Ibérica di Parigi, nel ’73 e nel ’74 porta il suo recital all’ Olympia di Parigi. Si esibisce al Palau de la Música di Barcellona, al Teatro Real di Madrid, a New York per le Nazioni Unite. Collabora con i chitarristi Enrique de Melchor, Juan Carmona Habichuela, si esibisce insieme a Carmen Linares e Manuel Morao. José Menese è stato il primo cantaor a esibirsi nell’ Auditorio Nacional de Música di Madrid nel 1991.
È da sempre uno degli ospiti di spicco dei festival andalusi e ispiratore del festival di flamenco che si tiene nella sua città natale dal 1967. Nel 1996 viene pubblicato il libro "Biografía Jonda" di Génesis García che ne racconta la vita e la carriera.