Fondazione MUsica per Roma presenta
The Closest – The Furthest
L’assolo The Closest – The Furthest creato da Jin Xing è stato presentato in prima mondiale nel giugno del 2006 al IV Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia. La performance inizia con un maestro di Guqin che, entrando sul palco, prepara lo spazio bruciando l'incenso per poi procedere alle abluzioni rituali. Su un tavolo al centro della scena il maestro posiziona quindi lo strumento tradizionale cinese, un Guqin a sette corde, e comincia a suonare. Nel frattempo appare Jin Xing che presenta lo strumento al pubblico ripercorrendo più di duemila anni di storia, senza tralasciare la dimensione spirituale del più venerato strumento musicale della cultura cinese. Per gli imperatori dell'antichità del regno di mezzo, il Guqin e la sua musica erano il mezzo per unire l'essere umano con le potenze celesti e le forze della terra. Come gli imperatori utilizzavano la "voce" dello strumento, Jin Xing usa la "voce del corpo" per esprimere danzando quel collegamento tra cielo e terra.
Shanghai Beauty
"Il concetto di bellezza", scrive il filosofo Francois Jullien, "è radicalmente diverso in Occidente e in Asia". La Jin Xing Dance Theatre Shanghai e la Rubato Dance Company di Berlino hanno unito le loro forze per dare vita a uno spettacolo sul contrasto tra la visione del corpo e della bellezza nel mondo occidentale e in Cina. Partendo da queste idee, Jin Xing e Rubato hanno sviluppato una coreografia interculturale per tredici ballerini. Il tema del nuovo contrapposto al vecchio, dell'individualità contro il conformismo e del contrato tra est e ovest assumono in Shanghai Beauty forme vivaci.