Fondazione Musica per Roma, Fondazione Cinema per Roma, Studio Universal – la TV del cinema da chi fa cinema presentano
Jim Jarmusch, il regista che a partire dagli anni ’80, ha raccontato con humour e lunare disincanto e tenerezza l’America dei marginali e dei perdenti, da Stranger Than Paradise a Daumbailò, sarà protagonista del prossimo incontro di “Viaggio nel cinema americano” che la Fondazione Cinema per Roma e Studio Universal, dopo il grande successo della Festa del cinema di ottobre, ripropongono a cura di Antonio Monda e Mario Sesti. I film di Jarmusch, che hanno trasformato le inquadrature disincarnate e povere del cinema americano indipendente in una scrittura personale al servizio di un occhio inconfondibile, ritorneranno sullo schermo nelle sequenze amatissime dal pubblico di pellicole come Ghosth Dog, Dead Man, Broken Flowers, con il loro passo apparentemente stordito in cui si annida una visione della vita scettica, irriducibile e, inconfessabilmente, eroica. Gli spettatori che parteciperanno a questo incontro, non solo avranno la possibilità di sentire l’autore, che si è formato con Wim Wenders, parlare di se stesso, del suo lavoro, delle idee che lo animano e dell’intreccio irripetibile di biografia e finzione che costruisce l’identità di coloro che lavorano nel cinema, ma avranno spazio anche per rivolgersi direttamente a lui con domande, curiosità, riflessioni.