Fondazione Musica per Roma presenta
A sei anni dal suo ultimo lavoro, Jackson Browne torna in grande stile con l’album Time The Conqueror e un tour mondiale che porterà il suo rock semplice e raffinato in Italia per tre date. Salutato dalla critica come ennesima prova di eleganza e schiettezza, Time The Conqueror conferma l’impeccabilità del cantautore, di origine tedesca ma californiano d’adozione, nello scrivere musiche e liriche tanto profonde quanto memorabili, divenute l’immaginario anello di congiunzione tra Nick Drake e Neil Young. Chitarrista e pianista, Browne è stato uno dei più influenti esponenti della musica della West Coast degli anni '70, ed è successivamente divenuto famoso anche per il suo impegno civile ed ambientalista, concretizzatosi nel ’79 con la co-fondazione del MUSE, il movimento degli artisti uniti per l'energia pulita.
Stimato e rispettato in America, ma poco conosciuto in Italia, Browne comincia la carriera di autore verso la fine degli anni sessanta scrivendo tre canzoni per l'esordio solista di Nico e poi per Eagles, Byrds, Tim Buckley e Nitty Gritty Dirt Band (di cui fa parte per un breve periodo nel 1966). Subito inizia a fare coppia con il chitarrista David Lindley, sua futura spalla per gli anni a venire. Il suo debutto risale al 1972 con l'album omonimo: un disco tutt’altro che acerbo, in cui vanta la collaborazione con alcuni esponenti della musica californiana (tra cui Clarence White e David Crosby) e che gli frutta già i primi successi di classifica (Doctor My Eyes e Jamaica Say You Will). Successivamente parte per un tour con Joni Mitchell e gli Eagles. Nel 1973 esce For Everyman, contenente la sua personale versione di Take It Easy (brano scritto per gli Eagles e da loro portato al successo), la sua versione di These Days (scritta per Tim Rush nel 1968) e la piccola hit Redneck Friend. L'anno dopo pubblica Late for the Sky, da molti critici ritenuto il suo lavoro migliore. Pieno di testi introversi, quasi indecifrabili, frutterà i successi di Before the Deluge e Fountain of Sorrow. Dopo una lunga pausa, nel 1976 esce The Pretender, con liriche fortemente influenzate dal suicidio della moglie Phillys. Nel 1977 esce l'album dal vivo Running on Empty, suo maggior successo commerciale tratto dal tour americano, la cui title-track diviene manifesto della generazione post-sessantotto. Negli anni ’80 la sua produzione è caratterizzata da una maggiore politicizzazione, evidente in Hold Out (che raggiunge il primo posto in classifica), Lives In The Balance (1986) e World In Motion (1989). Negli anni ’90, Browne dirada le sue uscite discografiche ritrovando una verve più intimista che ricorda, almeno in parte, le composizioni del primo periodo: ispirato dalla fine del rapporto sentimentale con l'attrice Daryl Hannah è I'm Alive (1993), a cui succedono Looking East (1996) e The Naked Ride Home (2002), ultimo album in studio prima dell’atteso ritorno con Time The Conqueror.