Italian Jazz On The Road – Part II

Martedì 03 Ottobre 2017
h. 21:00
Italian Jazz On The Road – Part II

Con il contributo del Mibact - Ministero dei beni e delle attività culturali e produttive

Saint Louis College of Music di Roma in collaborazione Fondazione Musica per Roma

Italian Jazz on the Road è la straordinaria tournée prodotta dal Saint Louis di Roma: 30 giovanissimi talenti tutti da scoprire con 50 concerti in 10 Paesi europei. Vincitore per il secondo anno consecutivo del bando per il jazz del Mibact, il Saint Louis con il progetto Italian Jazz on the road porta i veri talenti italiani, la nostra musica e la nostra cultura di tradizione e innovazione in Belgio, Francia, Norvegia, Polonia, Finlandia Inghilterra, Spagna, Paesi Bassi e tante altre mete.
La serata vede protagonisti alcuni dei gruppi in tour, formati da musicisti italiani con ospiti internazionali a sorpresa, selezionati tra i migliori talenti dei Conservatori europei.

Italian 60's in Blues
Il trio tramite un viaggio nella canzone italiana degli anni ‘60 mette a fuoco l'influenza Blues e Soul nella produzione di quegli anni. Gli artisti dell'epoca cercarono di fondere la nostra tradizione con le influenze che arrivavano da oltreoceano e che pian piano, oltre la musica, modificarono il costume dell'Italia del dopoguerra. La radio in primis e alcuni artisti naturalizzati italiani (Rocky Roberts, Wes, etc) contaminarono con il loro sound all'epoca innovativo molta della produzione pop di quegli anni. Le forme Blues, il sound Motown, le sezioni fiati, le ritmiche incalzanti presero il posto di orchestre classiche nell'intrattenimento: noi musicisti moderni senza questa contaminazione forse oggi non esisteremmo.

A Crush on the Melody - an Italian Songbook
Cosa differenzia un brano scritto da George Gershwin da una canzone di Luigi Tenco? All'apparenza molte cose: contesto storico, periodo, appartenenza ad un mondo musicale diverso. Ma ci sono due cose in comune: sono storie da raccontare e melodie da cantare. E dove c'è una storia, il “vestito”, ovvero lo stile musicale che viene scelto, può solo essere di supporto alla sua bellezza. In questo progetto si incontrano tradizioni ereditate ed acquisite, la canzone italiana classica ed il jazz, la melodia e l’improvvisazione, con la convinzione che Cole Porter componendo pensava a Puccini, così come Bruno Martino pensava a Nat King Cole.

Blue Matter
La band propone un repertorio di brani tradizionali italiani rivisitati in chiave funk o jazz-blues insieme ad alcuni brani inediti. Brani della tradizione italiana di autori quali Paolo Conte, Pino Donaggio, Sergio Endrigo, Pino Daniele si rivestono di nuove sonorità, superando le barriere di tempo e spazio per approdare a un sound moderno e dinamico che batte al ritmo della contemporaneità.

Social Call
Social Call raccoglie musicisti di estrazione jazzistica, per la prima volta insieme per esportare un progetto tutto italiano. Brani dai tratti cameristici e mediterranei si alternano a composizioni con accenti mainstream di jazz tanto tradizionale quanto contemporaneo, tutti prevalentemente originali e firmati dalla vocalist Elisabetta Antonini (Top Jazz 2014) che nei suoi lavori discografici, come “Un minuto dopo” con l’oboista degli Oregon Paul McCandless e regitsrato proprio con Alessandro Gwis al piano e “The Beat Goes On – Omaggio alla Beat Generation”, coniuga in modo creativo e raffinato la propria sensibilità compositiva europea, di ispirazione letteraria, con ritmi e atmosfere d’oltreoceano.

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