In good company

Martedì 08 Marzo 2005
h. 20:15
In good company

Fino a ieri il mondo del cinquantunenne Dan Foreman era perfetto: una splendida moglie, due figlie adorabili, una bella casa in una zona residenziale, un buon lavoro da dirigente alla rivista “Sports America” di New York. Ma oggi, le cose non potevano andare in maniera più diversa e il sempre giovane ed attivo Dan improvvisamente diventa un altro uomo. Innanzitutto la moglie lo stupisce con la notizia di aspettare un bambino, poi la figlia maggiore gli comunica il desiderio di iscriversi all’università più cara della regione, convinta che il padre riuscirà a trovare un modo per garantirglielo. Ma per quanto? Il suo giornale, all’improvviso, è stato venduto ad un’altra società, la Globecom e molti impiegati vengono licenziati.
Dan viene retrocesso e al suo posto viene messo un giovane 26enne di Harvard, Carter Duryea. Il nuovo arrivato introduce una serie di metodi mutuati dai comportamenti New Age: incontri domenicali con le famiglie, partite di basket tra amici, gruppi di training motivazionali. Ma la cosa che più lo irrita di Carter e il suo gergo “new economy” unito al fatto che non conosce nulla della vendita degli spazi pubblicitari e che gli sta sempre appiccicato. Carter arriva al punto di auto invitarsi a cena dai Foreman, dove si siede in maniera un po’ avventata tra le due figlie. Ma la pazienza di Dan arriva al culmine nel momento in cui Carter comincia una storia sentimentale con la figlia Alex e a quel punto
capisce che non ce la fa più a sopportare la situazione…
Paul Weitz. Nato nel 1966, è figlio dell’attrice Susan Kohner e dello scrittore John Weitz, nipote dell’attrice televisiva Lupita Tovar e del produttore Paul Kohner. Studia cinema alla Wesleyan University, durante il suo ultimo anno la sua piece «Mango Tea» viene presentata come produzione indipendente all’Ensemble Studio Theatre di New York. Con il fratello, Chris (nato nel 1962) ha fondato la società di produzione Depth of Field nel 1999. AMERICAN PIE apre la strada alla sua brillante carriera di regista.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano. Tutte le proiezioni, ad eccezione di quelle dei film del Kinderfilmfest, secondo le regole dei festival internazionali, sono riservate ad un pubblico adulto.