Una produzione Fondazione Musica per Roma

Goffredo Parise e Carlo Emilio Gadda, due grandi scrittori che furono molto amici, nonostante la differenza d’età, ben 36 anni, e l’inclinazione caratteriale: uno allegro e viveur, l’altro timoroso e oggetto degli scherzi degli amici. Questi due scrittori, cosi diversi per gli esiti delle loro opere, vissero per un periodo come vicini di casa in via della Camilluccia, a Roma. Se volessimo sottolineare al massimo la loro distanza potremmo citare per Parise i Sillabari e per Gadda il Pasticciaccio, nel primo caso una linearità e una pulizia come punto d’arrivo di una vita di scrittura, un realismo poetico delle emozioni; nell’altro caso il proverbiale “gliommero” di Ingravallo, la vita barocca e assurda ricreata da una lingua mobilissima e onnivora. A questi due capolavori della nostra letteratura si rivolge l’attenzione, prima di tutto di lettori, di Nanni Moretti e Fabrizio Gifuni che recentemente hanno consegnato a due audiolibri la versione integrale, rispettivamente, dei Sillabari e di Quer pasticciaccio brutto de via Merulana. Due opere che hanno il tratto in comune di essere incomplete, l’una alla lettera S del racconto Solitudine (“la poesia mi ha abbandonato” disse Parise), l’altra per la cosmica convinzione di non poter mettere ordine nel caos di un delitto-mondo. Libri come offre un doppio viaggio dentro queste due opere: la lettura di Moretti di alcuni dei racconti delle parole sentimento e quella di Gifuni dentro la fucina linguistica del Gran Lombardo.