Fondazione Musica per Roma, in collaborazione con Codice. Idee per la cultura, presenta
Le biotecnologie alimentari hanno avuto un enorme impatto sull’opinione pubblica, suscitando reazioni diverse, in cui si mischiano opinioni, valutazioni, paure e interessi, tanto che il tema sembra essere diventato uno dei più difficili da comprendere per i non addetti ai lavori. Secondo i sostenitori delle biotecnologie alimentari, esse possono portare ad un incremento della produzione agricola e quindi contribuire in parte (ma non certo risolvere da sole) il problema della fame nel mondo, oltre che avere un impatto enorme nella riduzione dell’uso di pesticidi. D’altra parte i critici evidenziano i rischi della manipolazione genetica per la perdita generale di biodiversità e le incognite dovute ai forti interessi economici in gioco. L’agricoltura è da sempre un’attività fondamentale per lo sviluppo dell’umanità, ma presenta anche costi enormi e ogni strumento va valutato obiettivamente all’interno di questo contesto sulla base di costi e benefici. Inoltre le cause dell’insicurezza alimentare di gran parte della popolazione mondiale sono anche sociali, politiche ed economiche, connesse cioè allo squilibrio nella distribuzione dei redditi e all’iniquo accesso alle risorse. La domanda allora è se le biotecnologie alimentari, una volta presentate e discusse democraticamente senza speranze eccessive ma anche senza infondati allarmismi e paure irrazionali, possano essere uno degli strumenti di cui avvalersi nella lotta contro la fame nel mondo