Tra la precarietà, la minaccia dell’intelligenza artificiale, la diffusione di “lavoretti” a basso reddito, sembra che poter contare su un “buon lavoro” sia un’eccezione alla regola. E tuttavia, il capitalismo ha bisogno che si continui a spendere. Come conciliare questa contraddizione? I lavoratori devono indebitarsi o sarà qualche forma di reddito di cittadinanza a garantire la sopravvivenza del capitalismo? Ancora: è possibile ampliare le opportunità dell’occupazione e prevedere il supporto di una politica sociale generosa?