Una produzione Fondazione Musica per Roma
Sarà la politica vista dalla parte del cittadino la vera protagonista del Processo alla Storia che andrà in scena l’8 marzo. Lo spettacolo sarà dedicato alla figura di Alexis de Tocqueville, il filosofo e storico francese che, dopo un lungo viaggio negli Stati Uniti, si interrogò sulle basi della democrazia fino ad inviduarne un limite nell'uguaglianza dei cittadini, laddove si sacrifica la libertà dell'individuo nel momento in cui questi accetta di delegare il suo potere sovrano a una autorità politica. A interpretare il celebre pensatore francese sarà Gaetano Quagliariello, senatore e giurista, motore intellettuale della Fondazione Magna Carta. A sostenere l'accusa sarà Antonio Laudati, capo della Procura di Bari che sta coordinando la delicata inchiesta sulla vicenda D'Addario. La difesa di Tocqueville sarà affidata alla penalista Grazia Volo, protagonista di processi importanti, da quello per la strage del Circeo ai più recenti dibattimenti per l'omicidio di Marco Biagi. A presiedere il dibattimento sarà invece il senatore Filippo Berselli, avvocato e presidente della Commissione Giustizia del Senato. Toccherà a lui orientare il dibattimento interrogando l'imputato, invitando la giuria popolare (cioè il pubblico) a votare secondo coscienza e, infine, pronunciando egli stesso un verdetto, più tecnico e ragionato di quello della platea, anche per fornire un parametro di comparazione al pubblico che ha votato.
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