Un paese enorme (più esteso di Italia, Francia e Spagna messe insieme), poco più di 3 milioni di abitanti, una capitale dal nome mitico, Ulan Bator, dove risiedono gran parte dei suoi abitanti, un nome, Gengis Khan, che evoca un impero sconfinato. Questo e poco altro sapevamo della Mongolia prima di leggere le indagini del commissario Yeruldelgger della polizia di Ulan Bator. Tre indagini, tre romanzi (l’ultimo è
La morte nomade) scritti dallo scrittore francese
Ian Manook che ci permettono di conoscere un paese lontanissimo e misterioso. Un puntuale reportage sotto forma di noir. A
Libri Come a dialogare con
Ian Manook lo scrittore italiano
Sandrone Dazieri.