Fondazione Musica per Roma presenta
Gregory Porter torna sul palco della Sala Sinopoli per presentare i brani di “Liquid Spirit”, il nuovo album, vincitore del Grammy Award per il miglior album di jazz vocale. Dopo il successo di “Water” e “Be Good”, i primi due cd indipendenti che lo hanno portato all’attenzione della critica facendogli guadagnare due nomination ai Grammy Awards, Porter ha incontrato Don Was, presidente della Blue Note, che lo ha incoraggiato a proseguire con la sua visione artistica. «Mi considero decisamente un jazz singer ma amo il blues, il soul, il gospel - dice Porter. Tutti questi elementi si uniscono nel mio modo di fare musica. E li ho sempre sentiti nel jazz». La sua è una delle più accattivanti voci baritonali nel panorama musicale odierno, capace di esprimere un’enorme varietà di sfumature. Amato dai critici, elogiato dai colleghi, Porter ha il dono di saper scrivere canzoni toccanti basate su esperienze personali con una emozionante immediatezza. Porter vede “Liquid Spirit” come un logico progresso nello sviluppo della sua discografia poiché tocca temi già affrontati in precedenza: l’amore, la sua giovinezza, le sue personali considerazioni socio-politiche. In parte, “Liquid Spirit” si basa sulle riflessioni di Porter sui suoi nuovi fan che, da diverse parti del mondo, vanno da lui chiedendo: “Dov’eri? Come posso non averti mai sentito prima d’ora?” «Non dico di essere la cosa giusta - afferma Porter - ma forse quello che sto facendo adesso è quello che la gente vuole sentire. Ci sono persone che vogliono quello spirito liquido, un suono intimo, riflessivo che non avevano trovato fino ad ora».