Fondazione Musica per Roma presenta
«Ci volle meno di un anno perché la Commissione Warren, insediata in tutta fretta dopo l’assassinio di JFK, stabilisse che, quel maledetto 22 novembre 1963, era stato un solo sicario a spegnere la vita del Presidente: Lee Harvey Oswald. Sin da subito, però, ad onta delle versioni ufficiali, cominciarono a girare ricostruzioni alternative dell’omicidio. Gli americani credevano poco o per niente nella verità di Stato, e, come sempre accade in questi casi, la fantasia si sbizzarriva. Sono passati sessant’anni dalla morte del Presidente più amato, a torto o a ragione, dall’America progressista, e più detestato da quella conservatrice. Con l’andar del tempo, le teorie complottiste hanno perso vigore: forse per l’impossibilità di dimostrarle, forse perché di quella vicenda stiamo vivendo ormai tutti nient’altro che una pallida eco. Resta la storia triste del giovane e fascinoso politico che voleva cambiare il mondo e fu abbattuto in volo. Una storia con qualche verità e molta leggenda: ma, si sa, di solito è quest’ultima che scalda i cuori».