L'Italia al centro del Mediterraneo sarà protagonista di questa serata/evento come luogo di incontro, di scambio e di incessante rimescolamento di culture, genti, musiche e arti. Il Mediterraneo vissuto e immaginato, in cui la festa è componente essenziale del tessuto connettivo sociale attraverso i suoi riti purificatori, catartici, sfrenati e meditativi al contempo. Una "festa" in cui è giusto e necessario perdersi per ritrovare il senso dell'altro e dello stare insieme, di riconoscersi per ciò che di bello abbiamo in comune e non ciò che divide, per riabituarsi a "sentire" se stessi attraverso l'ascolto e l'atto di fare musica, lontani da una fruizione consumistica ma alla ricerca di un senso più profondo e duraturo, proprio della musica tradizionale di cui tutti in egual misura siamo parte. Saranno dunque la musica tradizionale Italiana e i suoi strumenti a fungere da ponte, mettendo in comunicazione fra loro i differenti progetti musicali che si alterneranno sul palco, con l'ambizione di utilizzare la tradizione come una piattaforma di partenza da cui spiccare il volo alla ricerca di nuove forme di comunicazione e nuove possibilità espressive.