Amici di Santa Cecilia, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Fondazione Musica per Roma
Se utilizzassimo la tecnica del timelapse, che consiste nel raccontare in pochi secondi o minuti, attraverso il montaggio iperveloce di immagini, eventi svoltisi in tempi estremamente lunghi (come lo sbocciare di un fiore o il movimento del cielo stellato) potremmo raccontare tutti gli anni ‘60 con qualche foto dei Beatles intervallate da poche altre. Per esempio un’istantanea di Dylan, di Kennedy e di Luther King, passando per Monterey e Woodstock e terminando con Che Guevara e Charlie Manson. Gli anni ‘60 sarebbero racchiusi tra la nascita e la fine dei Beatles. Ma raccontare oggi i Beatles è compito non semplice. Occorre viaggiare nel tempo per recuperare le dinamiche che hanno cambiato una generazione, per sollevare un velo sul mistero di un cambiamento talmente radicale che è ai limiti dell'incomprensibile. Occorre spiegare come quattro ragazzi di Liverpool, con la loro musica, abbiano innescato un processo di autocoscienza collettiva in una generazione che di colpo non aveva più barriere geografiche e si scopriva planetaria attraverso dei riferimenti culturali e politici che superavano censure e negazioni, animata dagli stessi sogni collettivi. Assante e Castaldo proveranno a mettere insieme gli elementi, le canzoni, gli aneddoti, i ricordi, le immagini di una storia assolutamente unica e straordinaria, quella di quattro ragazzi che con la loro musica e le loro canzoni hanno davvero cambiato il mondo.