Fondazione Musica per Roma presenta
José María Andrés Fernando Lezama Lima nacque nel 1910 a Cuca, in un accampamento militare nei pressi dell’Avana. Era figlio dell’ingegnere José María Lezama y Rodda, colonnello di artiglieria, e di Rosa Lima y Rosado. Nel 1918 il padre si offrì come volontario delle truppe alleate, portando i suoi negli Stati Uniti. Dopo la sua morte, avvenuta l’anno seguente, la famiglia fece ritorno dalla nonna materna, all’Avana. Qui il futuro scrittore partecipò alle manifestazioni studentesche contro la dittatura di Machado, laureandosi in Diritto: dal 1929 fino alla sua morte, vivrà (prima con sua madre, poi con sua moglie) in una casa della città vecchia, appena tollerato dal regime. Abbandonerà l’isola solo due volte, viaggiando in Messico e Giamaica. Lezama Lima fu un profondo conoscitore di Góngora e Platone, studioso dei poeti orfici e dei filosofi gnostici. Poeta, saggista e romanziere, “patriarca invisible delle lettere cubane”, collaborò alle riviste “Verbum” (da lui stesso fondata) e “Orígenes”. Obeso e asmatico sin dall’infanzia, morì nel 1976. Del suo capolavoro narrativo (1976), Julio Cortázar disse: “Cambierei Cent’anni di solitudine e tutti gli altri con Paradiso”.