Una produzione Fondazione Musica per Roma
Come è nato Momik? Quando il bambino di quel romanzo emozionante e complesso che fu venticinque anni fa Vedi alla voce: amore è apparso al giovane scrittore che era allora David Grossman? Pensare ad un incontro con uno scrittore come Grossman significa rivivere, o apprestarsi a conoscere, sensazioni incredibili, momenti che restituiscono alla letteratura il suo ruolo di raccontare dolori e gioie del mondo, dell’esistenza di ogni essere umano. Tanti libri, tanti lettori, si sommano da allora, tanti bambini a zig-zag attraversano le sue storie, tanti adolescenti in fuga, molte le sue riflessioni su quella pace che sembra impossibile ma che è necessaria. Chiedere a Grossman “Come scrive i suoi libri” è l’occasione per passare un tempo prezioso vicino alla Miriam di Che tu sia per me il coltello, all’Aharon dal corpo che si rifiuta di crescere de Il libro della grammatica interiore, alla madre di A un cerbiatto somiglia il mio amore. Nel suo primo libro, Il sorriso dell’agnello, Grossman raccontava di un giovane soldato chiamato Uri e dei suoi pensieri sulla guerra, poi sappiamo che la realtà è stata terribilmente brutale e il figlio chiamato Uri è morto l’ultimo giorno dell’ultima guerra in Libano, nel 2006. Abbiamo letto in questi giorni che Grossman ha dedicato a lui una canzone: forse la risposta di Come scrivere dopo tanto dolore.