Laferrière è uno scrittore funambolico, vive e interpreta il binomio letteratura/vita come una combinazione libera di possibili identità. Haitiano fuggito dal suo paese per motivi politici, approdato e diventato cittadino canadese, lato francofono, primo caraibico e canadese a sedere nell’Académie française, i suoi libri sono irriverenti, dichiaratamente strani, provocatori fin dai titoli:
Come fare l’amore con un negro senza fatica,
L’arte ormai perduta del dolce far niente,
Diario di uno scrittore in pigiama, e ora, in italiano,
Io sono uno scrittore giapponese. Laferrière esorta i lettori a non leggere i libri che leggono gli altri, la maggioranza, invita alla ribellione, alla libertà di fare coi libri quello che si vuole. A Libri Come lo intervista la giornalista
Annalena Benini.
in collaborazione con
Délégation du Québec à Rome e Ambasciata del Canada