Daniela Dessì soprano
Simone Di Crescenzo pianoforte
Ottorino Respighi Ballata, Luce, Nebbie
Licinio Refice Ombra di nube
Francesco Cilea Foglio d′album, Nel ridestarmi
Mario Castelnuovo-Tedesco Sera
Francesco Paolo Tosti L′alba separa dalla luce l′ombra, Invan preghi, Goodbye!
Riccardo Zandonai Ultima rosa
Francesco Santoliquido Nel giardino
Ruggero Leoncavallo Aprile, Brise de mer
Giacomo Puccini Sole e amore, Terra e mare, Sogno d′or, Canto d′anime
Daniela Dessì è riconosciuta a livello internazionale come una della maggiori interpreti contemporanee del repertorio italiano e in particolar modo di quello verdiano, verista e pucciniano. Il suo temperamento artistico, la tecnica salda e la costante ricerca musicale le hanno consentito dispaziare da Monteverdi a Rota, abbracciando un repertorio vastissimo di oltre 70 titoli.
Nell'ultimo decennio, la sua costante attenzione al repertorio operistico del Novecento le ha assicurato trionfi internazionali in titoli come Adriana Lecouvreur, Tosca, Fanciulla del West, Il Trittico, Turandot, Sly, Francesca Da Rimini.
L'interesse e la cura con cui il soprano ha affrontato negli anni questo repertorio, hanno contribuito a riaccendere una nuova luce nella visione del pubblico e della critica su questo periodo musicale, più volte ingiustamente sottovalutato. Il merito di Daniela Dessì è quello di aver ridonato a questi titoli un'aura belcantista nel senso più alto del termine, depurandoli di una prassi esecutiva ormai desueta.
Da un analogo recupero del repertorio cameristico del primo Novecento italiano nasce il progetto NOVECENTO ITALIANO Rarities, in collaborazione con il pianista Simone Di Crescenzo.
Si tratta di una raccolta di romanze, autentiche perle, sia di noti compositori, che ne hanno fatto un laboratorio musicale e sperimentale per le opere successive, sia di autori minori che hanno racchiuso in queste pagine momenti di rara bellezza.
Il programma musicale intende inoltre evidenziare il rapporto fra testo poetico e musica e in particolare mira ad approfondire la diversità della fonte letteraria ispiratrice, che si muove essenzialmente su due distinti binari: da un lato la provenienza diretta dalla produzione poetica verista e decadente, dall'altro la riscoperta della letteratura medievale trecentesca, con le sue tematiche e le sue forme.