Fondazione Musica per Roma presenta
Gli anni della contestazione furono preparati e accompagnati da una lenta ma radicale rivoluzione della cultura e dei costumi promossa dalla generazione che in America fu definita dei “baby boomers”. La musica fu uno dei principali veicoli di propagazione di questa dirompente modernizzazione, in cui convissero e s’intrecciarono tendenze e linee di sviluppo molto diverse. La crescente politicizzazione che dagli Stati Uniti all’Europa interessava i giovani più impegnati nelle mobilitazioni, ispirò una grandissima parte della produzione artistica e musicale di quegli anni. Ma accanto a essa vi furono anche percorsi di sperimentazione linguistica e musicale che non ruppero totalmente con le tematiche su cui si era costruita la tradizione melodica degli anni ’50 e dei primi anni ‘60, pur facendone oggetto di una rilettura e di una rivisitazione capaci di aprire nuovi spazi di indagine e di interesse. Ne discutono con Gianni Borgna, profondo conoscitore della musica e della canzone italiana, due indiscussi protagonisti di quel fecondo momento musicale. A fare da contrappunto al dibattito l’esecuzione di alcuni significativi brani di Mogol e Pietrangeli e di altri autori del periodo eseguiti da un ensemble composto da studenti.
Intermezzi musicali eseguiti da studenti del Liceo Classico del Convitto Nazionale di Roma