Fondazione Musica per Roma presenta
Nell’immaginario del jazz Bach è sempre stato percepito vicino, per il fraseggio e il senso ritmico. Ma ci sono molti aspetti che invece sembrano incompatibili con l’improvvisazione, come ad esempio la fuga. John Lewis è riuscito a scrivere magnifiche fughe jazz, di cui Concorde (1955) è il prototipo, e l’occasione per indagare tra le pieghe di un linguaggio meno conosciuto.