Una produzione Fondazione Musica per Roma
24 edizioni in un anno, 400.000 copie, l’esordio più venduto del 2011, Il profumo delle foglie di limone più che un best seller è un miracolo, il segreto che nessun editore, critico, libraio o scrittore ha mai decifrato, quello del passaparola. Succede e basta, e a poco serve esaminare gli ingredienti, il linguaggio, i personaggi. A Libri come sarebbe interessante se fossero i lettori a spiegarlo, quante cose hanno trovato, hanno amato in un romanzo che è nato da una foto, che ha fatto rivivere un ricordo, e da lì poi la decisione di affrontare un tema come quello della follia nazista, ascoltando le testimonianze dei sopravvissuti. Clara Sánchez, che dalle libreria non è mai uscita, ma ci è appena rientrata con il nuovo atteso romanzo, La voce invisibile del vento (pubblicato, come il primo, da Garzanti), ha fatto molti lavori prima di dedicarsi alla scrittura: “Non ho mai scritto per poter smettere di lavorare, ma ho sempre lavorato per potermi permettere il lusso di scrivere”, perché è solo in questo modo, in un ufficio, in mezzo alle persone, che nascono le storie.