Cè tanta Polonia nei concerti diretti da Antonio Pappano di questi giorni: una vera full immersion nellanimo, nei suoni e nella cultura di quel paese. Polonia vuol dire sicuramente Chopin di cui si esegue il Concerto n.2 per pianoforte, il più appassionato e romantico che il compositore abbia scritto nei suoi anni giovanili ispirato non solamente dalletà felice Chopin aveva ventanni - ma anche dalla passione per una giovane coetanea. Jan Lisiecki (canadese ma di origini polacche) si è rivelato proprio come interprete di questo Concerto eseguito ai massimi livelli internazionali e diventato quindi un caposaldo del suo repertorio. Polonia vuol dire anche Lutoslawski, non solamente uno dei maggiori compositori polacchi del Novecento ma anche uno dei più importanti del secolo scorso. Nel suo Concerto per orchestra siamo proiettati nellhumus folklorico della Polonia. In questo lavoro dei primi anni 50 tra i maggiori del compositore - Lutoslawski utilizza infatti temi, ritmi e armonie del folklore polacco rielaborandoli in modo originale per una grande orchestra. Pappano in apertura interpreta la Sinfonia n. 40 K.550 di Mozart, un classico intramontabile che rinnova ad ogni esecuzione la sua apollinea perfezione e bellezza.
Il concerto dell'8 giugno alle 20.30 è trasmesso in diretta da Rai Radio3
DURATA DEL CONCERTO
Prima parte: circa 60'
Seconda parte: circa 30'