Il mondo di oggi appare inondato di false notizie e "fatti alternativi", i politici non si sentono vincolati dai fatti, la ricerca scientifica è spesso ridotta a comunicati stampa e l'educazione sembra tesa a promuovere sempre meno il pensiero analitico. È, in altre parole, un mondo pieno di "bullshit" (di "cazzate"), intese come presentazioni di dati e numeri tesi a impressionare o manipolare, senza una vera base oggettiva. Diventa sempre più cruciale, quindi, quello che Carl Bergstrom e Jevin West, chiamano "calling bullshit", ovvero l'identificare, criticare e denunciare fake news, dati basati su metodi discutibili, grafici fuorvianti e ingannevoli attraverso la conoscenza e il pensiero critico.
La conferenza consisterà in due brevi talk di Carl Bergstrom e Jevin West, ricercatori della University of Washington, il cui corso sul tema è diventato virale. Walter Quattrociocchi, che coordina il laboratory of data science and complexity all'università Ca' Foscari di Venezia ed è autore del libro "liberi di crederci" per Codice Edizioni, introdurrà e coordinerà la conferenza.