È un incontro artistico speciale, costellato di grandi successi insieme, quello tra Antonio Pappano e Joyce DiDonato, il mezzosoprano statunitense, tra le star più richieste e acclamate delle scene mondiali e specialista del repertorio belcantistico. Belcanto = Rossini. La Cantata Giovanna d'Arco dall'originale per pianoforte e voce è stata trascritta per orchestra da Salvatore Sciarrino mantenendo intatti tutti gli stilemi rossiniani. La Cantata assume così una veste drammatica più intensa che conferisce alla linea vocale una forza espressiva ideale per una grande virtuosa come Joyce DiDonato. Il concerto si apre con il solare ottimistico e festoso Te Deum di Haydn con la partecipazione del Coro dell'Accademia. Altrettanto solare e ottimistica è la Serenata n. 1 di Brahms, una sorta di prova generale per le future sinfonie. Il compositore sperimenta al suo interno le possibilità espressive e virtuosistiche dell'orchestra. Ne nasce un capolavoro ricco di idee, sgargiante di colori in una tavolozza di climi espressivi sempre diversi, una pagina dove l'ottimismo e la serenità traboccano in ogni movimento e ne fanno, nell'intera opera di Brahms, una delle sue pagine più brillanti e positive, una vera gioia per l'ascoltatore.