Il Mar Mediterraneo è marcato da molteplici ambiguità. Nel mondo antico ha spesso rappresentato uno spazio connettivo di scambi economici, sociali, culturali e politici. Oggi è riconfigurato come un’entità di separazione fra Nord e Sud, fra Europa, Africa e Medio Oriente: una frontiera liquida e mobile ma inaccessibile, nel quadro di un più ampio processo di proliferazione, moltiplicazione e fluidificazione delle frontiere nel nostro mondo globalizzato.
In Mediterraneo – di cui Sound Corner presenta la versione radiofonica – Anna Raimondo incarna questa frontiera vocalizzandola. La sua voce ripete incessantemente la parola “Mediterraneo”; il ritmo è sincopato, ipnotico; le sillabe ben scandite e chiaramente articolate. Progressivamente, la bocca dell’artista si riempie d’acqua, vacilla, gorgoglia, stenta a rendere intelligibile la parola pronunciata. L’artista non si arresta, la respirazione diventa sempre più affannata, la sillabazione è estenuante ma il ritmo resta concitato. Fino a quando la voce diventa un tutt’uno con l’acqua e la parola si scioglie in pura materialità: un’onda sonora che ne attraversa i flussi, ormai priva della sua dimensione significante per conservare solo l’impronta ritmica del linguaggio. Questo naufragio verbale esprime l’impotenza dell’artista di fronte al dramma che si consuma nelle acque del suo mare ma il suo sforzo di significazione diventa anche metafora di un’instancabile ricerca di sopravvivenza, attraverso l’acqua, al di là del mare, al di là delle frontiere... La voce, liquefatta in pura sonorità e vibrazione, attraversa, connette, si propaga, trasgredisce ogni limite trasmettendosi da una materia all’altra per dare corpo a una relazionalità radicale.
In Mediterraneo, come spesso accade nel lavoro di Anna Raimondo, un gesto personale entra in risonanza con la sfera pubblica e, attraverso la voce – fra corpo e linguaggio, fra dentro e fuori, fra natura e cultura – il personale diviene politico.
Per cortesia dell’artista e della galleria Arte Contemporanea Bruxelles (BE).
Sound Corner / 54 è in dialogo con la mostra personale dell’artista Fronte Nazionale Naso Partenopeo a cura di Marco Trulli ad AlbumArte, Roma, fino al 29 febbraio 2020.