Se il mondo del jazz non fosse così dannatamente lento nel riconoscere il talento, nel 2017 sarebbe bastata l’uscita di Emotional Dance, il suo primo disco da leader, a proiettare Andrea Motis nella stratosfera. Il grande Quincy Jones aveva visto giusto quando l’aveva invitata, non ancora diciassettenne, sul palco del Barcelona Festival. Oggi i suoi estimatori sono ben più numerosi degli happy few di un tempo e il suo nuovo disco Do Outro Lado Do Azul è qui a dimostrare che Andrea Motis è una stella luminosa del jazz contemporaneo: ascoltarla è come aprire una finestra sulla primavera.