Fondazione Musica per Roma presenta
Andrea Centazzo, il versatile musicista che, in trent’anni di carriera, partendo dalle percussioni ha esplorato l’universo della creazione artistica e della multimedialità, presenta all’Auditorium il progetto per strumenti digitali, percussioni e videoimmagini “Mandala”. Il nome evoca il simbolo sacro dell’universo buddista, che ha ispirato l’idea del progetto, nata nell’isola di Java davanti alla stupefacente visione del tempio di Borobodur. La costante ricerca di Centazzo su suoni e immagini, iniziata vent’anni fa, volta all’integrazione del linguaggio musicale occidentale contemporaneo con quello della tradizione del Sud Est asiatico, si arricchisce di una nuova tappa artistica, in cui un ruolo primario è esercitato dal computer che permette di richiamare in tempo reale canti, sequenze musicali, suoni strumentali, voci e rumori registrati dall’artista nelle sue peregrinazioni in giro per il mondo. “Mandala” non è, quindi, uno spettacolo per immagini e sola percussione, ma un’esecuzione in cui la percussione diventa mezzo per attivare uno scenario sonoro con possibilità espressive praticamente illimitate.