Una produzione Fondazione Musica per Roma
Quando si parla di Andrea Camilleri, si pensa allo straordinario e affettuoso successo che anno dopo anno e libro dopo libro i lettori continuano a dimostrargli. Si pensa subito a Montalbano e ai personaggi, alle storie e ai luoghi che l'hanno reso tanto amato. Ma quando si ascolta Andrea Camilleri ci si può perdere in storie e luoghi altrettanto seducenti. A 87 anni la sua voce e la sua curiosità intellettuale si offrono con generosità in occasioni e per motivi diversi, che si tratti di una analisi del presente o di capitoli del suo passato. Come quando racconta il suo incontro con la lettura: “Avevamo tantissimi libri in casa e al primo libro che ho domandato il permesso a papà di leggere, chiedendogli “papà, quali libri posso leggere?”, papà mi rispose “i libri si possono leggere tutti” e questa già fu una grande lezione” . O come quando si impegna con il Forum del Libro a sostegno della lettura: “Bisognerebbe far capire ai politici che la lettura non è né un passatempo né un fenomeno di nicchia. Bisognerebbe far capire
che andare a teatro o leggere un libro non è un passatempo: in realtà è anche un passatempo se vogliamo, ma è anche qualche cosa di più, cioè a dire un crescere da uomini, da cittadini, un capire il mondo, un conoscere l’infinita quantità di cose che ignoriamo, cioè un continuo arricchimento”.
Il suo ultimo libro, appena pubblicato è La rivoluzione della luna, parla del potere e dell'intelligenza, di donne e di politica, del passato e forse, anche, del futuro, e abbiamo chiesto a Serena Dandini, che l'intelligenza le donne e la politica osserva da vicino, di accompagnarci tra le parole e le storie di Andrea Camilleri.