La capanna dello zio Tom è un libro spesso male inteso. Per tutto il Novecento, la figura dello zio Tom è stata rappresentata come quella di un vecchio servo docile e sottomesso al padrone. In realtà, Tom si presenta in tutt’altro modo: è un uomo grande, “con il petto ampio e la corporatura possente”; non è vecchio; non è analfabeta. Quando cade nelle mani del malvagio schiavista, Tom incoraggia e aiuta due compagne di schiavitù a fuggire e si fa ammazzare pur di non tradirle. In qualunque altro contesto, lo chiameremmo un eroe della resistenza, altro che “zio Tom”.