ADA MONTELLANICO QUINTET / MICHEL GODARD

MARCOTULLI /BENITA /BIONDINI /GIROTTO /BARBATELLI /GATTO /DE VITO

Giovedì 12 Settembre 2019
h. 21:00
ADA MONTELLANICO QUINTET / MICHEL GODARD

MARCOTULLI /BENITA /BIONDINI /GIROTTO /BARBATELLI /GATTO /DE VITO
WeTuba - produzione originale
Da anni Ada Montellanico, cantante e compositrice tra le più importanti e originali del panorama italiano, nelle sue varie formazioni predilige gli ottoni, strumenti verso cui nutre  particolare attrazione e affinità. In questo nuovo progetto sceglie al suo fianco Michel Godard, artista poliedrico e grande sperimentatore, uno dei più importanti e straordinari tubisti e in assoluto unico suonatore di serpentone. In questo speciale progetto WeTuba ideato per il festival Una striscia di terra feconda, Ada Montellanico oltre a Godard si è avvalsa della presenza di tre musicisti che attualmente rappresentano la più innovativa espressione del giovane jazz italiano, Simone Graziano al pianoforte, Francesco Diodati alla chitarra e Francesco Ponticelli al contrabbasso. Un organico originale che nella scelta di non utilizzare la batteria vuole, attraverso la scrittura di nuove composizioni, enfatizzare la costruzione e l'intreccio delle linee melodiche dei vari strumenti. Brani appositamente scritti per questo progetto e cantati prevalentemente in italiano, in un percorso di seducente ricerca.
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La femme d’à côté, estratti da film di  François Truffaut  
L'intento di Rita Marcotulli (recentemente nominata Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica, dal Presidente Sergio Mattarella), qui alla testa di una band stellare, è quello di tradurre in musica le emozioni che nascono dai film di Truffaut, le cui immagini, con la regia di Maria Teresa De Vito, vengono proiettate sullo schermo alle spalle dei musicisti.
Le musiche, composte dalla stessa Marcotulli, hanno lo scopo di "trovare qualche nesso di comunicazione tra immagini, parole e musica", come ha dichiarato l'artista: uno scopo ambizioso e raggiunto in pieno con questo spettacolo, in cui le immagini in bianco e nero si amalgamano perfettamente con le agili e versatili note dell'ensemble. La bravura tecnica ed esecutiva di questi musicisti è pari solo alla loro intensità e partecipazione. La comunanza di ispirazioni e sensazioni tra il regista francese e la pianista romana è innegabile: la lirica malinconia, la poesia delle piccole cose, la nostalgia per l'infanzia, il desiderio di fuga, le contraddizioni dell'amore e il romanticismo nostalgico e mai scontato, oltre alla capacità di saper raccontare storie come pochi, sono presenti e fondamentali in entrambi. Da non perdere!