Fondazione Musica per Roma presenta
A distanza di quattro anni dall’ultima uscita, Abdullah Ibrahim torna con un disco di piano solo che ha un significato per lui molto particolare. Senzo significa “antenato” in giapponese, quel Giappone culla di arti marziali e autocoscienza cui il maestro è fortemente legato. E, come se non bastasse, Senzo è il nome del padre del pianista. E Ibrahim non crede alle coincidenze… Portavoce eloquente della sua terra e uomo profondamente religioso, le credenze e le esperienze di Abdullah Ibrahim si riflettono nella sua musica. Dal 1990 vive in Sudafrica anche se ha mantenuto la residenza a New York. Numerosi tour lo portano in giro per tutto il mondo assieme ai suoi gruppi e anche in molti acclamati spettacoli come solista. Abdullah Ibrahim è molto più di un ambasciatore africano del jazz, abbatte i confini dei generi e delle categorie. Nella sua musica è chiaramente avvertibile il legame tra le radici africane e il jazz americano ed europeo, ma per Ibrahim, che ha cercato di purificarsi attraverso le arti marziali per ben quarant’anni, queste distinzioni non sono importanti.