Con il patrocinio del Senato della Repubblica
Una produzione di Associazione Stampa Romana, Fondazione Musica per Roma
“Le mafie, come il denaro, non hanno confini”, partendo da questa antica intuizione di Giovanni Falcone, la Fondazione Musica per Roma e l’Associazione Stampa Romana, con il Patrocinio del Senato della Repubblica, il sostegno di Sky e BNL - BNP Paribas e la collaborazione di la Repubblica e L’Espresso, hanno dato vita a “A mano disarmata”, primo forum internazionale dell’informazione contro le mafie. Un evento, non un convegno, che avrà come destinatari il pubblico dell’Auditorium ma, soprattutto, le scuole e i giornalisti. Il primo confronto sarà tra Messico e Italia, sulle rotte del narcotraffico, spaziando dalle storie ai protagonisti. Un reportage di Attilio Bolzoni, inviato de La Repubblica, ci racconta il Messico della mattanza dei giornalisti e la Calabria della ‘Ndrangheta con un accompagnatore d’eccezione: Diego Osorno, il Saviano messicano che il 5 dicembre sarà presente a Roma insieme alla giornalista Anabel Hernández, autrice di reportage e libri sul traffico di stupefacenti ma anche sul giro di sfruttamento e riduzione in schiavitù a questo collegato. Ma non basta, ci saranno anche i nostri reporter antimafia ed esponenti delle Forze dell’Ordine, della Magistratura e della società che combatte quotidianamente contro la malavita organizzata. Tutto con un ospite d’eccezione: il Presidente del Senato, Pietro Grasso, seconda carica dello stato e in un passato molto vicino Procuratore capo di Palermo e Procuratore Nazionale Antimafia. Sotto esame le due strade parallele del narcotraffico mondiale: Messico e Calabria, Narcos e Ndrine, con un reportage esclusivo filmato nei territori dell'illegalità con le musiche di Giacomo Puccini, Stefano Scodanibbio, Amilcare Ponchielli e Luca Nostro. Ad animare questo viaggio “A mano disarmata” nei territori dove dominano le nuove rotte della droga, insieme ad artisti e giornalisti, anche il PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble.
con il sostegno di
Sky e BNL Gruppo BNP Paribas
e la collaborazione di
la Repubblica e L'Espresso