I 2 Cellos, le rockstar del violoncello che stanno collezionando concerti sold out in tutto il mondo dagli Stati Uniti all’Australia, ritornano dal vivo in Italia e per la prima volta si esibiranno nella Cavea dell’Auditorium Parco. dove presentaranno il loro terzo album, dopo “2Cellos” del 2011 e In2ition” del 2013, dal titolo “Celloverse”.
Completamente autoprodotto, “Celloverse” è definito dal duo come l’album più sperimentale e innovativo in termini di produzione. In effetti il talento di Luka Sulic e Stjepan Hauser nel superare con naturalezza e disinvoltura le barriere tra i vari generi musicali (rock, pop, classica, dance, folk, etc.), si conferma in questo progetto nella sua massima espressione: non solo riletture ma vere e proprie fusioni – come il mash up tra Iron Maiden e l’Ouverture del Gugliemo Tell di Rossini in “The Trooper Overture” e il passaggio dalle Quattro Stagioni di Vivaldi all’hard rock degli AC/DC in “Thunderstruck” – in cui la sperimentazione raggiunge una straniante credibilità su entrambi i fronti in gioco, quello classico prima e quello rock in perfetta sequenza. E le incursioni in ogni campo musicale proseguono per tutto l’album, dal folk dei Mumford & Sons in “I Will Wait” alla dance di “Wake Me Up” di Avicii, passando per Michael Jackson (They Don’t Care About Us), i Muse (Hysteria), i Radiohead (Street Spirit), per arrivare alla composizione originale che dà il titolo all’album “Celloverse” e inaugura una nuova carriera di compositori, solo abbozzata nei precedenti lavori. Non poteva mancare, infine, un duetto con un ospite d’eccezione: l’amico di sempre Lang Lang. Assieme alla superstar cinese del pianismo internazionale, i 2Cellos nel loro inconfondibile stile che mixa rock e classica rivisitano la celebre hit “Live and Let Die” del grande Paul McCartney.
Il progetto dei due geniali violoncellisti, partito nel 2011, ha immediatamente conquistato il web, dove le cifre hanno un significato inequivocabile, 132 milioni di visualizzazioni solo per il canale Youtube ufficiale dei 2Cellos danno un’idea precisa di un percorso che dal web si è rapidamente diffuso nel mondo reale non appena i 2Cellos hanno portato la loro dirompente vitalità sul palco, dove la perfetta fusione di materiale classico, rock, pop, dance diventa semplicemente Musica. Ma il web continua ad essere la loro cassa di risonanza, come una radio: la hit dance “Wake Me Up” di Avicii in 3 settimane già vola verso i 2 milioni di visualizzazioni, sebbene ancora lontana dai 6 milioni in 3 mesi di “The Trooper Overture” o dai 32 milioni totalizzati fino a oggi dall’inarrivabile Thunderstruck.
Tanti grandissimi artisti a più riprese hanno speso parole ammirate per i 2Cellos. Elton John li ha definiti “la cosa più emozionante vista dal vivo dai tempi del concerto londinese di Jimi Hendrix al Marquee Club negli anni Sessanta”, Dello stesso avviso anche Zucchero Fornaciari, che colpito dal talento ha realizzato con loro “Il Libro dell’amore – The Book of Love” dei Magnetic Fields, diventata famosa grazie a Peter Gabriel e inserita nel secondo album “In2ition” che raccoglieva altre collaborazioni eccellenti: l’eroe delle sei corde Steve Vai nella rivisitazione di “Highway to Hell” degli AC/DC e la star cinese del pianoforte Lang Lang in una versione innovativa di “Clocks” dei Coldplay.
I due musicisti che, forti di studi classici nell’irreprensibile Conservatorio slavo, hanno affinato la loro tecnica diplomandosi alla Royal Academy of Music londinese, decidendo subito dopo di utilizzare quanto magistralmente appreso per sparigliare le carte e abbattere le barriere fra i linguaggi musicali, continuano la scalata al successo fra decine di concerti sold out.